Finanza AgevolataNewsTITOLO IV – AIUTI AI PROGRAMMI DI INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE PMI

2 Marzo 2020

Ultimo Aggiornamento: 02 Marzo 2020

Aiuti ai programmi di internazionalizzazione delle Piccole e Medie Imprese” è un’agevolazione della regione Puglia rivolta ad imprese di piccola e media dimensione che intendono realizzare un programma per l’internazionalizzazione del proprio business.

L’agevolazione prevede un contributo a fondo perduto fino al 45% delle spese sostenute per l’investimento.

Beneficiari

Possono accedere Micro, Piccole e Medie imprese in forma singola o in forma congiunta, costituiti in contratti di Rete o in consorzi e società consortili, che operano nei seguenti settori ATECO:

– Attività Manifatturiere (Sezione C).

– Costruzioni (Sezione F).

– Attività turistico-ricettive (Sezione I.55).

– Settore dei servizi di comunicazione e informazione (Sezione J).

Attività ammissibili

Con il Titolo IV si possono realizzare programmi di importo non inferiore a € 50.000,00, riferiti ad unità locali site nel territorio della Regione Puglia:

a) per l’internazionalizzazione, funzionali al potenziamento della competitività del sistema di offerta aziendale all’estero realizzati attraverso progetti di commercializzazione all’estero e/o collaborazione industriale con partner esteri (quali partnership, joint venture, sfruttamento di brevetti e tecnologie), che possono prevedere servizi di ricerca di partners esteri per la definizione di progetti di investimento e/o accordi di collaborazioneindustriale da realizzarsi all’estero; studi di fattibilità connessi con la valutazione economico‐finanziaria, fiscale, legale contrattuale, e di progettazione/ ingegnerizzazione di prodotti/processi inerenti i progetti di investimento e/o di partnership industriale da realizzarsi all’estero; servizi di assistenza tecnica e di tutoraggio all’impresa nelle varie fasi di implementazione e monitoraggio del programma di internazionalizzazione;

b) per il marketing internazionale, finalizzati a garantire il presidio stabile dell’impresa nei mercati esteri, che possono prevedere assistenza consulenziale qualificata per la realizzazione di azioni sul campo funzionali alla strutturazione della propria offerta sui mercati esteri, l’introduzione di nuovi prodotti e/o marchi sui mercati esteri frequentati o l’inserimento di prodotti e/o marchi su nuovi mercati esteri, progettazioni di iniziative coordinate di promozione e comunicazione (anche attraverso la creazione ed il lancio di marchi collettivi);

c) per la partecipazione a fiere esclusivamente per la partecipazione di un’impresa ad una sola fiera o mostra, in Italia o all’estero, di particolare rilevanza internazionale.

Spese ammissibili

Sono ammissibili le spese per Servizi di Consulenza specialistica, finalizzati a progetti di promozione internazionale, quali:

  • progettazione, organizzazione e realizzazione di azioni promozionali sui mercati esteri;

  • attività di ricerca ed identificazione potenziali partner esteri;

  • analisi e riorganizzazione della struttura e delle procedure aziendali;

  • attività di analisi e valutazione di accordi di collaborazione commerciale o industriale, anche nel campo dell’innovazione, della ricerca e del trasferimento tecnologico;

  • servizi di assistenza legale, fiscale e contrattualistica internazionale;

  • costi esterni per la figura del/della “export manager” (un/una temporary manager o, in caso di reti o consorzi, un/una manager condiviso), dedicato/a esclusivamente al lavoro di conduzione, coordinamento e gestione delle attività del progetto di promozione internazionale, da svilupparsi anche nel/i Paese/i target, fino ad un massimo di € 100.000,00 complessivamente.

  • studi e analisi di fattibilità per la costituzione e la gestione di investimenti all’estero, funzionali alla costituzione di servizi di vendita;

  • spese per la partecipazione a fiere (affitto spazi espositivi, spese di allestimento e servizi di assistenza congressuale o interpretariato);

  • costi per la progettazione e la realizzazione di materiali informativi e promozionali, nonché del sito internet, comprensivi di spese di traduzione in lingua inglese e/o nelle lingue dei Paesi target;

  • spese per l’organizzazione e la realizzazione di mostre promozionali inserite in un contesto di carattere internazionale;

  • costi per la realizzazione di un Brand di riferimento del progetto.

Spese non ammissibili

Spese comunque non ammissibili:

  • spese per il personale;

  • le spese notarili e quelle relative a imposte e tasse;

  • le spese relative all’acquisto di scorte;

  • i titoli di spesa regolati con mezzi di pagamento non tracciabili;

  • le spese di funzionamento in generale;

  • le spese sostenute con commesse interne di lavorazione, anche se capitalizzate ed indipendentemente dal settore in cui opera l’impresa;

  • i titoli di spesa nei quali l’importo complessivo dei beni agevolabili sia inferiore a 500,00 euro.

I Contributi

Gli aiuti per l’internazionalizzazione sono erogati in forma di:

  • contributo sul montante degli interessi di un finanziamento concesso da Soggetto Finanziatore Accreditato, fino al 100% dell’investimento. Qualunque sia la maggior durata del finanziamento, la sovvenzione si calcola su una durata massima di 5 anni e su un importo finanziato massimo di 800.000 euro per le Imprese e 4 milioni di euro per i progetti di Rete;

  • contributo aggiuntivo a fondo perduto fino al raggiungimento di un aiuto pari al 45% dell’importo del progetto per le imprese, e pari al 50% per le Reti e/o Consorzi.

L’aiuto per programmi di Internazionalizzazione e/o di marketing internazionale non potrà superare l’importo complessivo di € 300.000,00 per impresa e € 2.000.000,00 per progetto (Reti di Impresa o consorzio); l’aiuto per la partecipazione a fiere non potrà superare l’importo complessivo di 100.000,00 per impresa e € 200.000,00 per progetto (Reti di Impresa o consorzio).

Richiesta Agevolazione

Le domande per richiedere l’agevolazione possono essere inoltrate a partire dal 2 Marzo 2020 e i progetti devono essere completati entro 24 mesi dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni effettuata dalla Regione. Ciascuna attività svolta all’interno dei singoli programmi non potrà essere superiore ai 12 mesi.

Ultimo Aggiornamento: 02 Marzo 2020

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