Efficienza Energetica ImpresaFinanza AgevolataNewsBANDO “PARCO AGRISOLARE” 2023: INCENTIVI PER IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA E AGROINDUSTRIA

4 Settembre 2023
BANDO “PARCO AGRISOLARE” 2023: INCENTIVI PER IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA E AGROINDUSTRIA

Bando per il “Parco Agrisolare” 2023: incentivi a sostegno degli investimenti per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica (fotovoltaico) in ambito agricolo (agricoltura e agroindustria).

Nuovo Bando

È stato emanato, in data 21 luglio 2023, il nuovo Avviso recante le modalità di presentazione delle domande di accesso alla realizzazione di impianti fotovoltaici da installare su edifici a uso produttivo nei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale, da finanziare nell’ambito della misura PNRR M2C1-I.2.2 “Parco Agrisolare”.

Le risorse disponibili ammontano a circa 1 miliardo di euro ed un importo pari ad almeno il 40% delle predette risorse è destinato al finanziamento di progetti da realizzare nelle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Tra le principali novità del nuovo bando:

  • incremento dell’intensità di aiuto massima concedibile fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo;
  • introduzione della nuova fattispecie di autoconsumo condiviso;
  • partecipazione di imprese in forma aggregata;
  • possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto;
  • raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100 mila euro;
  • raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30 mila euro;
  • spesa massima per beneficiario pari ad 2.330.000,00 euro.

Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, accessibile dall’Area Clienti GSE a partire dalle ore 12:00 del giorno 12 settembre 2023 e fino alle ore 12:00 del giorno 12 ottobre 2023.

Che cos’è

La misura PNRR M2C1-I.2.2 “Parco Agrisolare” prevede la selezione e il finanziamento di interventi che consistono nell’acquisto e posa in opera di pannelli fotovoltaici sui tetti di fabbricati strumentali all’attività delle imprese beneficiarie.

Congiuntamente alla realizzazione dell’impianto fotovoltaico, sono considerate ammissibili anche le spese connesse all’installazione di sistemi di accumulo di energia elettrica e/o di dispositivi di ricarica elettrica per la mobilità sostenibile e per le macchine agricole (nel rispetto dei massimali imposti dal decreto stesso).

Possono anche essere eseguiti interventi di rimozione e smaltimento dell’amianto; lavori di isolamento termico dei tetti; realizzazione di sistemi di aerazione connessi alla sostituzione del tetto.

Soggetti beneficiari

Sono Soggetti beneficiari:

  1. Imprenditori agricoli, in forma individuale o societaria;
  2. imprese agroindustriali, in possesso di codice ATECO di cui all’Avviso da emanarsi;
  3. indipendentemente dai propri associati, le cooperative agricole che svolgono attività di cui all’articolo 2135 del codice civile e le cooperative o loro consorzi di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228.;
  4. i soggetti di cui alle lettere a), b) e c) costituiti in forma aggregata quale, a titolo esemplificativo e non esaustivo, associazioni temporanee di imprese (A.T.I.), raggruppamenti temporanei di impresa (R.T.I.), reti d’impresa, comunità energetiche rinnovabili (CER).
Interventi e spese ammissibili

Gli interventi ammissibili all’agevolazione, da realizzare sui tetti di fabbricati strumentali all’attività agricola, zootecnica e agroindustriale, devono prevedere l’installazione di impianti fotovoltaici, con potenza di picco non inferiore a 6 kWp e non superiore a 1000 kWp.

Il contributo è riconosciuto, nei limiti di spesa previsti, per la realizzazione di impianti fotovoltaici su tetti strumentali all’attività agricola e per la realizzazione di altri interventi complementari (ove previsti) finalizzati alla riqualificazione e/o efficientamento energetico dei fabbricati interessati.

Ogni singolo soggetto beneficiario può richiedere l’accesso al contributo con una spesa massima ammissibile non superiore a euro 2.330.000, così ripartita:

  • fino a 1.500.000,00 euro per l’installazione di pannelli fotovoltaici;
  • fino a 700.000,00 euro per gli interventi complementari (rimozione dell’amianto, areazione, isolamento);
  • fino a 100.000,00 euro per i sistemi di accumulo;
  • fino a 30.000,00 euro per i dispositivi di ricarica.

Per tutti gli interventi descritti sono ammesse, nei limiti dei relativi massimali di spesa, le spese di progettazione, le asseverazioni e le altre spese professionali richieste dal tipo di intervento, comprese quelle relative all’elaborazione e presentazione della proposta, direzione lavori e collaudi.

Limiti di spesa
  • Fotovoltaico: 1.500,00 €/kWp
  • Sistemi di accumulo: 1.000,00 €/kWh fino a un massimo di 100.000,00 euro
  • Colonnine di ricarica: 30.000,00 euro
  • Rimozione e smaltimento dell’amianto, isolamento termico e sistema di aerazione connessi alla sostituzione del tetto: 700,00 euro per ogni kWp fotovoltaico installato.

L’IVA rientra tra le voci di costo ammissibile soltanto se non è recuperabile.

Massimali, limiti ed entità dell’incentivo

Agli interventi realizzati è riconosciuto un finanziamento in conto capitale con un’intensità di aiuto massima variabile, rispetto alle spese ammissibili, e disciplinata dal decreto stesso.

  • Imprese del settore della produzione agricola primaria

Nei limiti dell’autoconsumo e nuova fattispecie di autoconsumo condiviso: l’intensità massima del contributo riconoscibile è pari all’80% delle spese ammissibili.

  • Imprese del settore della produzione agricola primaria

Senza vincolo di autoconsumo: l’intensità massima riconoscibile è pari al 30% delle spese ammissibili. L’intensità del contributo può essere maggiorata di:

    • 20 punti percentuali, per gli aiuti concessi alle piccole imprese;
    • 10 punti percentuali, per gli aiuti concessi alle medie imprese;
    • 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone assistite (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
  • Imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli

L’intensità massima riconoscibile è pari

    • all’80% delle spese ammissibili se la potenza dell’impianto fotovoltaico è compresa tra 6 kWp e 200 kWp;
    • al 65% delle spese ammissibili se la potenza dell’impianto fotovoltaico è compresa tra 200 kWp e 500 kWp;
    • al 50% delle spese ammissibili se la potenza dell’impianto è maggiore di 500 kWp fino al massimo di 1000 kWp.
    • imprese del settore della trasformazione di prodotti agricoli in non agricoli

L’intensità massima riconoscibile è pari al 30% delle spese ammissibili. L’intensità del contributo può essere maggiorata di:

    • 20 punti percentuali, per gli aiuti concessi alle piccole imprese;
    • 10 punti percentuali, per gli aiuti concessi alle medie imprese;
    • 15 punti percentuali per investimenti effettuati nelle zone assistite (Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna).
I vincoli dell’autoconsumo e l’autoconsumo condiviso

Con il nuovo bando è prevista la revisione e la parziale rimozione del vincolo di autoconsumo.

In particolare, salvo i casi di cui all’Allegato A, Tabella 4A dell’Avviso, per le aziende agricole di produzione primaria, gli impianti fotovoltaici sono ammissibili unicamente se l’obiettivo è quello di soddisfare il proprio autoconsumo o l’autoconsumo condiviso nel caso in cui le stesse aziende siano costituite in forma aggregata.

Il requisito di autoconsumo si intende soddisfatto se la capacità produttiva annua dell’impianto o degli impianti non supera il consumo medio annuo combinato di energia termica ed elettrica dell’azienda agricola, compreso quello familiare. La vendita di energia elettrica è consentita nella rete purché sia rispettato il limite di autoconsumo medio annuale.

Per l’autoconsumo condiviso, il fabbisogno energetico da considerare è quello di tutti i soggetti beneficiari e le aziende che costituiscono l’aggregato devono appartenere tutte alla stessa categoria (devono essere tutte aziende agricole di produzione primaria).

Contattaci per la predisposizione della documentazione e la presentazione della domanda.

Ultimo aggiornamento 04/09/2023

Link di riferimento Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste

 

 

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