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L’opportunità da cogliere al volo per la tua azienda

 

SvirepGroup è una società di consulenza e grazie all’esperienza pluriennale in ambito energetico rende più efficiente la tua azienda supportandoti nell’individuazione delle migliori soluzioni finalizzate al sostegno degli interventi di efficienza energetica.

Per promuovere l’efficienza energetica sono disponibili diversi strumenti di incentivazione: tra questi le detrazioni fiscali, il conto termico e il sistema dei certificati bianchi.

SvirepGroup s.r.l. mette a disposizione un team di esperti in materia di efficientamento energetico che ti guiderò nella scelta delle misure più performanti da intraprendere e ti consentirà di sfruttare al meglio le agevolazioni esistenti con il conseguente ottenimento della quota più alta di contributi possibili.

Il team SvirepGroup ti accompagnerà in tutte le fasi del processo, elencati di seguito, fino all’ottenimento dell’agevolazione.

  • pre-fattibilità del progetto;
  • valutazione delle caratteristiche tecniche del progetto e dei requisiti da soddisfare;
  • proposta delle misure da adottare e delle agevolazioni da richiedere;

  • quantificazione del bonus ottenibile tramite il pacchetto di agevolazioni personalizzate;
  • preparazione della documentazione richiesta per la presentazione della domanda;
  • presentazione della domanda;

  • predisposizione della documentazione idonea a certificare il rispetto dei requisiti richiesti per l’ottenimento dell’agevolazione;

  • rendicontazione dei costi sostenuti;
  • erogazione del contributo.

Agevolazioni investimenti in efficienza energetica

Detrazioni fiscali – Efficienza energetica (Ecobonus)

Ecobonus è un’agevolazione fiscale che consente di detrarre dall’IRPEF o dall’IRES una parte delle spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici.

Beneficiari

Possono richiedere l‘agevolazione sia i privati (persone fisiche, società di persone, imprenditori individuali, professionisti), e sia le società (società di capitali ed enti).

Contributo

La misura della detrazione, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, è definita da una percentuale che va da un minimo del 50% ad un massimo del 75% e spetta entro un ammontare massimo cumulabile di 100.000,00 euro.

Si possono detrarre sia i costi dei lavori edili relativi all’intervento energetico effettuato, sia le spese relative alle prestazioni professionali, comprese quelle necessarie per la realizzazione degli interventi agevolati e quelle sostenute per acquisire la certificazione energetica.

Possono usufruire del beneficio sia i soggetti IRPEF (privati persone fisiche, società di persone, professionisti) che i soggetti IRES (società di capitali ed enti) che sostengono le spese per l’intervento di riqualificazione energetica e che posseggono, o detengono, l’immobile.

Per tutti gli interventi è prevista la possibilità di optare per la cessione del credito ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati. La cessione del credito ad istituti di credito e ad intermediari finanziari è limitata ai soggetti incapienti.

Interventi ammissibili

Per usufruire della detrazione, gli interventi devono essere effettuati su unità immobiliari esistenti di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali. I titolari di reddito d’impresa possono usufruire della detrazione solo per interventi effettuati su fabbricati strumentali utilizzati nell’esercizio dell’impresa e non locati. Sono escluse dall’agevolazione le spese relative ad immobili in corso di costruzione, in quanto l’agevolazione è concessa solo per interventi eseguiti su fabbricati esistenti.

I fabbricati devono, inoltre, possedere requisiti specifici:

  • preventiva esistenza di un impianto di riscaldamento, per tutti gli interventi (ad eccezione dell’installazione di pannelli solari);

  • realizzazione di un impianto termico centralizzato, nel caso di frazionamento di un’unità immobiliare.

Fermo restando che sono escluse dall’agevolazione le spese relative ad immobili in corso di costruzione, la detrazione può comunque spettare in caso di:

  • demolizione e ricostruzione di un fabbricato, purché non ci sia aumento di volumetria;
  • ristrutturazione senza demolizione e con ampliamento del fabbricato, solo per le spese relative alla parte già esistente.

L’agevolazione, invece, non spetta mai in caso di demolizione e ricostruzione con ampliamento.

Le detrazioni sono riconosciute se le spese sono state sostenute per:

  • la riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento;

  • il miglioramento termico dell’edificio: coibentazioni; pavimenti; finestre, comprensive di infissi;

  • l’installazione di panelli solari;

  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;

  • l’acquisto e la posa in opera delle schermature solari e di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore alimentati da biomasse combustibili;

  • l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda o climatizzazione delle unità abitative, finalizzati ad aumentare la consapevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e a garantire un funzionamento più efficiente degli impianti;

  • l’acquisto e la posa in opera di micro-cogeneratori, in sostituzione di impianti esistenti;

  • la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi;

  • l’acquisto e la posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.

Conto termico 2.0

Il Conto Termico 2.0 potenzia e semplifica il meccanismo di sostegno per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.

Beneficiari

I beneficiari sono pubbliche amministrazioni, imprese e privati che potranno accedere a fondi per 900 milioni di euro annui.

Interventi ammissibili

Si ritengono ammissibili gli interventi di:

  • sostituzione di impianti esistenti con generatori alimentati a fonti rinnovabili;

  • installazione di impianti solari termici, anche abbinati a tecnologie Solar Cooling per la produzione di freddo.

Rientrano fra le spese incentivabili anche quelle sostenute per la Diagnosi Energetica e l’Attestato di Prestazione Energetica (APE) nella misura del 50%.

Contributo

Responsabile della gestione del meccanismo e dell’erogazione degli incentivi è il Gestore dei Servizi Energetici. Il sostegno è erogato tramite bonifico bancario, sotto forma di rate annuali costanti, della durata compresa tra 2 e 5 anni, a seconda della tipologia d’intervento e della sua dimensione.

Il Conto Energia Termico 2020 2.0 prevede un valore più elevato degli incentivi, rispetto alla versione precedente.

  • Edifici nZEB

    Fino al 65% delle spese sostenute per i cosiddetti “Edifici a energia quasi zero”, che producono tutta l’energia di cui hanno bisogno da fonti rinnovabili.

  • Isolamento termico e altro

    L’incentivo arriva fino al 40% nel caso in cui si svolgano lavori di isolamento termico di muri e coperture, ma anche se si sostituiscono gli infissi, soprattutto le finestre, con modelli di nuova generazione specifici per il risparmio energetico. Inoltre, vengono rimborsate anche schermature solari, lavori per migliorare l’efficienza dell’illuminazione degli interni, le tecnologie di Building Automation (automazione delle funzioni di un edificio o di un’abitazione) e l’installazione di una caldaia a condensazione.

Nel caso in cui i lavori di isolamento termico siano abbinati alla sostituzione o realizzazione di altro impianto (solare termico, pompe di calore o caldaia a condensazione), l’incentivo concesso dal Conto Termico GSE 2020 per l’isolamento sale al 50%.

  • Impianti e apparecchi

    Il bonus incentivo sale fino al 65% della spesa sostenuta per la realizzazione di impianti solari termici, sistemi a pompe di calore (anche ibridi), caldaie e apparecchi a biomasse.

Una delle novità più importanti del Conto Energia Termico 2.0 2020 è rappresentato dal rimborso totale, quindi un incentivo del 100%, per la Diagnosi Energetica degli edifici e l’Attestato di Prestazione Energetica, il cosiddetto APE, nel caso in cui parliamo di Pubbliche Amministrazioni. Per i privati, le cooperative di abitanti e le cooperative sociali, viene rimborsato 50% della spesa sostenuta.

Certificati bianchi

I certificati bianchi sono titoli relativi al conseguimento di risparmi energetici. Il sistema è legato al raggiungimento di obiettivi annuali da parte dei distributori di energia elettrica e di gas naturale.

Noti anche come Titoli di Efficienza Energetica (TEE), sono titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica.

Il sistema dei certificati bianchi prevede che i distributori di energia elettrica e di gas naturale raggiungano annualmente obiettivi di risparmio di energia primaria, espressi in Tonnellate Equivalenti di Petrolio risparmiate (TEP).

Come funziona

Il GSE riconosce un certificato per ogni TEP di risparmio conseguito grazie alla realizzazione dell’intervento di efficienza energetica. Su indicazione del GSE, i certificati vengono poi emessi dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) su appositi conti.

I certificati bianchi possono essere scambiati e valorizzati sulla piattaforma di mercato gestita dal GME o attraverso contrattazioni bilaterali. A tal fine, tutti i soggetti ammessi al meccanismo sono inseriti nel Registro Elettronico dei Titoli di Efficienza Energetica del GME.

Il valore economico dei titoli è definito nelle sessioni di scambio sul mercato.

I soggetti obbligati

Il sistema prevede obblighi di risparmio di energia primaria per i distributori di energia elettrica e gas naturale con più di 50.000 clienti finali (i “Soggetti obbligati”) e attribuisce, per ogni anno, obiettivi da raggiungere.

I soggetti obbligati possono adempiere alla quota d’obbligo di risparmio in due modi:

  • realizzando direttamente i progetti di efficienza energetica ammessi al meccanismo;

  • acquistando i titoli dagli altri soggetti ammessi al meccanismo.

Obiettivi di risparmio

Per ogni anno d’obbligo, dal 2017 al 2020, sono stati fissati gli obiettivi di risparmio che i distributori devono raggiungere attraverso interventi di efficienza energetica:

  • 2017: 7,14 Milioni di TEP

  • 2018: 8,32 Milioni di TEP

  • 2019: 9,71 Milioni di TEP

  • 2020: 11,19 Milioni di TEP

I soggetti volontari

Oltre ai distributori di energia, possono partecipare al meccanismo anche altri soggetti volontari, tipicamente le società di servizi energetici (ESCO) o le società che abbiano nominato un esperto in gestione dell’energia (EGE) certificato.

I soggetti volontari sono tutti gli operatori che liberamente scelgono di realizzare interventi di riduzione dei consumi negli usi finali di energia, e a cui si riconosce il diritto a ricevere la corrispondente quantità di certificati bianchi.

Fondo Nazionale Efficienza energetica

Il Fondo Nazionale per l’efficienza energetica favorisce gli interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari, nazionali e comunitari, e investitori privati sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi.

Beneficiari

Il Fondo sostiene gli interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese, ivi comprese le ESCO, e dalla Pubblica Amministrazione, su immobili, impianti e processi produttivi.

Interventi ammissibili

Gli interventi sostenuti devono riguardare:

  • la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali,

  • la realizzazione e l’ampliamento di reti per il teleriscaldamento,

  • l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica la riqualificazione energetica degli edifici.

Contributi

Il Fondo ha una natura rotativa e si articola in due sezioni che operano per:

  • la concessione di garanzie su singole operazioni di finanziamento

  • l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato.

Il finanziamento è fissato al tasso dello 0,25%, con differenti condizioni: per le imprese con durata di 10 anni e importo massimo pari a 4 milioni di euro (fino al 70% dei costi agevolabili), per le P.A. con durata 15 anni e importo massimo di 2 milioni di euro (dal 60% al 80% delle spese).

Le risorse finanziarie stanziate per l’incentivo ammontano a 310 milioni di euro, così suddivise:

  • 30% garanzie

  • 70% finanziamenti agevolati.

La sezione garanzie prevede inoltre una riserva del 30% per gli interventi riguardanti reti o impianti di teleriscaldamento, mentre il 20% delle risorse stanziate per la concessione di finanziamenti è riservata alla PA.

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