“l’opportunità da cogliere al volo per la tua azienda”
I commi da 1051 a 1064 riguardano le misure ricomprese nel Piano Nazionale Transizione 4.0. Risultano prorogati e potenziati sino al 31.12.2022 il Credito di Imposta Beni Strumentali, il Credito di Imposta R&S e il Credito d’Imposta Formazione 4.0.
Il Credito d’imposta Beni Strumentali può essere utilizzato con decorrenza 16 Novembre 2020 e fino al 31 Dicembre 2022.
La misura dell’incentivo fiscale varia in funzione dell’anno di realizzazione dell’investimento in beni strumentali e in funzione della tipologia di bene acquisito: materiale o immateriale, 4.0 o meno.
Per il 2021, alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali materiali diversi da quelli indicati nell’allegato A della Legge 232/2016, spetta un credito d’imposta pari al 10% del costo sostenuto nel limite di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro. La stessa entità del credito spetta anche per gli investimenti in beni strumentali immateriali diversi da quelli indicati nell’allegato B, nel limite massimo dei costi ammissibili di 1 milione di euro.
A partire dal 2022, il credito d’imposta di cui sopra è riconosciuto alle stesse categorie di beni strumenti nella misura del 6%, fermo restando i limiti massimi di spesa ammissibile.
La misura del credito è elevata al 15% se l’investimento in beni materiali e immateriali (strumenti e dispositivi tecnologici), non ricompresi negli allegati A e B, è funzionale alla realizzazione di modalità di lavoro agile.
Diverso è il trattamento dei beni strumentali materiali ricompresi nell’allegato A della legge 232/2016: sono previste misure differenziate non soltanto in ragione dell’esercizio di sostenimento dei costi relativi all’investimento, ma anche in funzione dell’entità dello stesso.
A decorrere dal 16 Novembre 2020 e fino al 31 Dicembre 2021 è previsto un credito d’imposta:
A partire dal 1° Gennaio 2022 e fino al 31 Dicembre 2022, per gli stessi investimenti è prevista una riduzione dell’intensità del credito che sarà pari, rispettivamente, al 40%, al 20% e al 10%.
Per i beni strumentali immateriali ricompresi nell’allegato B, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 20% del costo dal 16 Novembre 2020 al 31 Dicembre 2022, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno di entrata in funzione dei beni o dall’anno di avvenuta interconnessione.
Per gli investimenti in beni strumentali effettuati con decorrenza 16 Novembre 2020 e fino al 31 Dicembre 2021, il credito d’imposta spettante per investimenti in beni strumentali materiali e immateriali non in chiave 4.0 è utilizzabile in un’unica quota annuale dai soggetti con un volume di ricavi o compensi inferiore a 5 milioni di euro.
Ai fini dei successivi controlli, i soggetti che si avvalgono del credito d’imposta sono tenuti a conservare, pena la revoca del beneficio, la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento dei costi agevolabili. Le fatture e gli altri documenti di acquisto dei beni devono contenere espresso richiamo alle disposizioni dei commi da 1054 a 1058 della Legge 178/2020. È richiesta inoltre una perizia asseverata per i beni strumentali materiali e immateriali di cui agli allegati A e B ma solo se il loro costo unitario è superiore a 300.000 euro; al contrario, è sufficiente una dichiarazione del legale rappresentante dell’impresa.
Ulteriore conferma e potenziamento si ha per il Credito d’imposta per attività di Ricerca e Sviluppo, prorogato sino al 31 Dicembre 2022.
La misura del credito d’imposta passa dal 12% al 20% per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale; dal 6% al 10% per le attività di innovazione tecnologica e di ideazione estetica e design. Con riferimento ai soli progetti di innovazione tecnologica, la misura del credito d’imposta è elevata al 15% se il progetto favorisce la transizione ecologica o l’innovazione in chiave 4.0.
Ai fini dei successivi controlli, i soggetti che si avvalgono del credito d’imposta sono tenuti a redigere e conservare una relazione tecnica asseverata che illustri le finalità, i contenuti e i risultati dell’attività di ricerca e sviluppo svolta.
Infine, risulta prorogato al 31 Dicembre 2022 anche il Credito di Imposta Formazione 4.0. Nell’ambito di tale misura, non vi sono dei potenziamenti sulla percentuale dei costi ammissibili, ma vi è un ampliamento delle spese agevolabili, ossia:
Spese generali indirette (spese amministrative, canoni di locazione) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione. Proroga e rimodulazione beni strumentali nuovi 4.0
Per i beni Strumentali la disciplina del nuovo bonus della Legge di Bilancio 2021, riprende quella delle precedenti agevolazioni, ma con alcune diversità. La principale novità riguarda l’incremento del credito di imposta per beni strumentali 4.0, fino al 50%, dato in compensazione in tre quote annuali, ed il credito d’imposta beni strumentali dal 6% al 10%. E’ previsto un credito d’imposta anche in sostituzione della vecchia maggiorazione per i beni strumentali immateriali Industria 4.0.
Condizione necessaria per poter fruire del credito d’imposta beni strumentali nuovi 4.0 è il requisito dell’interconnessione, in breve:
Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese italiane indipendentemente dalla forma giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano.
SvirepGroup® , attraverso il suo personale altamente qualificato, offrirà tutto il supporto necessario per l’ottenimento del credito e produrrà la documentazione idonea a dimostrare l’effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi. Per i beni nuovi strumentali 4.0, verrà rilasciata una perizia tecnica giurata necessaria ed oltre gli € 300.000,00 indispensabile al conseguimento dell’agevolazione.
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